Processo Gabriele Paolini, confermata in Appello la condanna a 5 anni
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Confermata in Appello la condanna a 5 anni per Gabriele Paolini, il ‘disturbatore’ della tv

Tribunale

La Corte di Appello conferma la condanna a cinque anni di carcere per Gabriele Paolini, noto ai più come il ‘disturbatore’ della tv.

Processo Paolini, confermata dalla Corte di Appello la condanna a cinque anni di carcere per Gabriele Paolini, noto a livello mediatico come il disturbatore televisivo, protagonista di tanti blitz davanti alle telecamere durante i servizi in diretta. Paolini con la sua attività di disturbatore ha dato filo da torcere a tantissimi giornalisti esperti. La condanna è stata confermata in definitiva dalla Cassazione nel maggio 2021.

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Confermata la condanna a cinque anni di carcere per Gabriele Paolini

I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno confermato la condanna a cinque anni di carcere per Paolini, accusato di avere avuto rapporti sessuali con minorenni. Le accuse sono di produzione di materiale pedopornografico. Il disturbatore televisivo avrebbe avuto rapporti con tre minorenni in cambio di regali e di denaro. Paolini era stato condannato in primo grado nel 2017.

“La sentenza ha un valore e una natura moralistica e omofoba, perché i fatti contestati sono avvenuti per una relazione omosessuale. Se si fosse verificato tra due persone di diverso sesso, anche se un maggiorenne e una donna minorenne, sarebbe stato diverso. Aspettiamo le motivazioni per fare ricorso in Cassazione”, hanno fatto sapere i legali di Paolini come riportato da il Corriere della Sera.

Confermata quindi l’intenzione di procedere con il ricorso in Cassazione contro la condanna comminata a Paolini.

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L’arresto e le accuse, il caso Paolini

Il caso Paolini risale al 2013, quando il disturbatore fu arrestato con l’accusa di aver avuto rapporti con minorenni in cambio di soldi e denari. Paolini trascorse quasi venti giorni in carcere prima del trasferimento ai domiciliari. Il diretto interessato nel corso degli anni ha sempre respinto le accuse facendo sapere di non aver mai indotto minori alla prostituzione.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2021 10:00

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